Disegno da sempre! Con gli anni ho coniugato questa vocazione con la formazione di naturalista e la professione di guida ambientale escursionistica. Adoro le cime delle montagne e le profondità delle grotte!
Chi meglio di una bambina curiosa e un po’ magica potrebbe spiegare un mondo alternativo ma possibile, votato alla sostenibilità?
Il suo compito è già scritto nel nome: Virgilia.
Con il capo cinto di alloro, due piccole ali d’ape che le permettono di compiere viaggi lunghi e velocissimi, una bacchetta magica che usa solo per le occasioni particolari, questa giovane fatina si muove spensierata in un mondo simile al nostro ma profondamente diverso per quanto riguarda il rapporto uomo – ambiente:Futura.
È urgente dare una svolta sostenibile alla nostra società, per cui seguiamo Virgilia alla scoperta di questo mondo possibile, raccontato attraverso 14 capitoli che ho il piacere di illustrare a fumetti (l’opera è ancora in fase di realizzazione).
Si spazia dal problema dei rifiuti all’alimentazione, dai trasporti al mondo del lavoro: Virgilia non si ferma mai, va a trovare amici e personalità dell’amministrazione pubblica, vola sopra boschi, si nasconde negli uffici, pur di carpire cosa c’è a Futura che funziona e che manca ancora alla nostra società.
Il soggetto è stato ideato da MarcoSacco, attuale presidente del Movimento per la Decrescita Felice (MDF) di Venezia, ma è stato scritto spesso a più mani da diversi attivisti e soci del movimento, che talvolta compaiono tra i personaggi del fumetto.
Se il progetto vi ha incuriosito potete scaricare gratuitamente un’anteprima cliccando a questo link, dove è anche possibile prenotare una copia del libro che sarà pubblicato nell’autunno 2021.
Questo Natale arriva una bellissima favola per bambini scritta dalla pedagogistaBarbara Gaiardoni, per la quale ho avuto il piacere di creare le illustrazioni. Si tratta dell’ebook “Naso Rosso” ovvero il naso di Rudolph, la renna di Babbo Natale che ha una strana particolarità, che lo rende diverso dalle altre renne, ma anche essenziale al duro lavoro di Babbo Natale in persona. La favola con semplicità e naturalezza affronta temi cruciali, come l’unicità dell’individuo e il rapporto tra allievo e maestro.
Mi sono basato, come faccio sempre, sul soggetto “reale”, sulle renne in carne ed ossa, cercando fotografie e video su internet. A dire il vero sono partito con un vantaggio: per me si tratta di un animale molto carismatico che ho avuto la fortuna di osservare dal vero, sia in natura durante i miei viaggi in Finlandia, sia in uno zoo, alParco Natura Viva di Bussolengo, dove collaboro come guida.
La renna è un animale che accende la fantasia: ci rimanda subito alle atmosfere del grande nord, al bianco della neve, alla natura selvaggia della taiga e della tundra. Nelle illustrazioni di “Naso Rosso” ho cercato di trasmettere lo spirito di queste atmosfere: il giorno invernale rappresentato da un fioco chiarore all’orizzonte, i colori dell’aurora boreale, la vastità delle foreste.
Naso Rosso tra il reale e il fantastico
Rudy e le altre renne hanno degli elementi realistici, altri di pura fantasia, dettati dal fatto che esiste un’iconografia molto radicata sulle renne di Babbo Natale.
Se osservate le zampe di Rudolph, infatti, noterete che sono ampie, rotondeggianti. Le renne infatti devono muoversi rapidamente su molteplici tipi di neve, e l’ampia superficie della zampa funge da… ciaspola!
Avrete sicuramente notato le suggestive “corna” arcuate che coronano il capo di Rudy: la renna è un cervide, possiede quindi una coppia di palchi che perde e rigenera ogni anno, aumentandone di volta in volta la dimensione e la complessità. I giovani hanno così palchi molto più piccoli e meno ramificati degli adulti. E qui compare il primo elemento di fantasia. Eh si, perché in inverno, proprio quando Babbo Natale è indaffarato a consegnare pacchi regalo in tutto il mondo, i maschi delle renne sono “scornati”, mentre le femmine perderanno i palchi dopo la stagione dei parti. Si desume così che, a dispetto dei loro nomi, tutte le renne della muta di Babbo Natale siano femmine.
Il secondo elemento di fantasia è proprio quello che dà il titolo alla nostra favola: il naso! Le renne hanno due grosse narici distanziate e non un naso “a tartufo” come quello dei cani! Tuttavia la forma del naso “reale “delle renne poco si prestava a fungere da lampadina, per cui ho preferito mantenere l’iconografia classica, simile a quella di tanti altri personaggi di animali personificati.
Un viaggio in Lapponia
Ma torniamo alla mia esperienza personale con la renna, perché, mentre disegnavo le scene di Rudy, sempre pensavo ai giorni in cui venni in contatto con questo bellissimo animale. Era la prima volta che visitavo la Finlandia e mi trovavo a fare un trekking con un caro amico, Davide, nel bel mezzo della Lapponia, ben oltre il circolo polare, nei pressi di un grande fiume che scendeva dalla tundra: il Lemmenjoki. Avevamo tenda e provviste e ci stavamo addentrando nel bel mezzo del più settentrionale dei parchi nazionali della Finlandia, per osservarne la natura.
Da giorni vedevamo tracce del passaggio delle renne, ma mai nessun avvistamento, finché una notte sentimmo dei richiami strani, almeno per noi abituati alla fauna italiana: un dolcissimo nitrito che poteva ricordare vagamente quello di un cavallo, ma estremamente delicato e gradevole. Il giorno successivo, tolta la tenda, andammo in esplorazione nella direzione da cui erano provenuti i richiami notturni, e dopo qualche ora ci imbattemmo nella prima renna! Era lì che ci osservava seminascosta dai tronchi di pino, con il suo enorme palco da divinità dei boschi! Era il bellissimo esemplare che vedete nella foto qui sotto.
Così, mentre illustravo Naso Rosso pensavo anche al carattere di questa e di altre renne che poi osservai: in particolare alla forza che esprime , forza di resistenza, non di potenza, unita a una certa gentilezza e tranquillità.
Se per caso ti interessano trekking in Finlandia, tieni d’occhio la mia pagina dei viaggi, quando si potrà tornare a viaggiare con tranquillità in Europa, vorrei tornare a organizzarne uno!
Ultimo cenno su ciò che mi ha ispirato nella creazione dell’ebook: i Sami, un antico popolo nomade della Lapponia. Ma qui lascio a te lo spunto per compiere ricerche!
Questo blog è nuovo di zecca! A breve compariranno articoli molto interessanti e pratici, tieni d’occhio le categorie per trovare i tuoi argomenti preferiti!